La replica del candidato al Senato con ‘Noi con l’Italia’: “L’integrazione e la collaborazione tra pubblico e privato ha dato ottimi risultati”


ISERNIA. “Fuori luogo rispetto a una sanità che funziona”: così Antonio D’Aimmo ha definito gli attacchi sui conflitti d’interesse in campo sanitario, lanciati qualche giorno fa da Danilo Leva e legati alla candidatura di Mario Pietracupa. Lo ha fatto ieri sera a margine della convention che, a Isernia, ha aperto la campagna elettorale di Michele Iorio in corsa, nel collegio uninominale, al Senato con ‘Noi con l’Italia’. Anche D’Aimmo, esponente della stessa formazione politica, è sceso in campo candidandosi al Senato nel collegio proporzionale.

Agli attacchi degli avversari politici sui rapporti con sanità pubblico-privata come risponde?
“Per la verità non li ho letti. Mi sembrano fuori luogo rispetto anche a una sanità che, nel tempo, ha lavorato bene con una integrazione e con una collaborazione con strutture sanitarie pubbliche. Il discorso dell’Università Cattolica, o meglio della Fondazione Giovanna Paolo II, ha ottenuto ottimi risultati grazie a una collaborazione con le strutture pubbliche. Considerando anche il tipo di attività che vengono svolte dalla cardiochirurgia e dall’oncologia con la presa in carico dei pazienti dalla diagnosi alla cura. Non mi sembra ce ne siano altre sul territorio”

Parlare di conflitti tra pubblico e privato è strumentale in questo momento?
“Lo ritengo fuori luogo. I risultati che si stanno ottenendo e la mobilità attiva che si ha registra da tempo sono la risposta più giusta e attenta ai pazienti che vivono in questo territorio e a tanti altri pazienti che vengono da altre regioni”.

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