L’ex governatore, candidato al Senato, fa il pieno per l’apertura della sua campagna elettorale tra le file di ‘Noi con l’Italia’. A fargli da apripista, come ai bei tempi, l’eurodeputato venafrano. Accanto a loro il leader nazionale della ‘quarta gamba’ Raffaele Fitto


di Pasquale Bartolomeo

iorio 58ISERNIA. Come ai bei tempi. L’inno di Mameli, il bagno di folla, le belle donne agghindate, la gente che lo osanna. C’era una volta il ‘dominus’ del Molise: Michele Iorio, l’uomo per cui il tempo sembra essersi fermato. Candidato al Senato con ‘Noi con l’Italia’, il movimento nato dall’intuizione di Lorenzo Cesa e Raffaele Fitto, l’ex governatore apre la sua campagna elettorale a Isernia, presso il Grand Hotel Europa, attorniato da un nutrito stuolo di fedelissimi. Cinque anni sono passati da quando era presidente della Regione: eppure, l’entusiasmo è rimasto intatto, e le folle che lo accompagnano anche.

iorio 52Su tutti, l’amico/rivale di sempre, l’eurodeputato Aldo Patriciello, attuale ‘ras’ di Forza Italia: è a lui che viene affidato il primo intervento, è lui che gli fa da apripista, a riprova della pace ritrovata nel centrodestra. “Divergenze con Michele ce ne sono state – esordisce il politico venafrano nel suo intervento – ma cosa sarebbe un rapporto politico, senza le divergenze?”. La risposta, quale essa sia, aleggia in un’atmosfera sospesa: in sala si respira l’aria di un ‘amarcord’ dal sapore quasi felliniano, dove la vecchia guardia del centrodestra si fa vedere con tutte le sue truppe. Giovani e meno giovani, non manca (quasi) nessuno: da Mario Pietracupa a Gianfranco Vitagliano, da Ulisse Di Giacomo a Franco Giorgio Marinelli, da Annaelsa Tartaglione ai candidati forzisti Nunzio Luciano e Nicola Cavaliere, dal sindaco pentro Giacomo d’Apollonio agli assessori Domenico Chiacchiari, Sonia De Toma e Antonella Matticoli. Michele chiama, Isernia risponde.

iorio 31C’è un universo politico dei più variegati: peones, truppe cammellate, (ex?) traditori, traditi, amici ritrovati, nemici a giorni alterni, pezzi d’antiquariato e nuove leve. Tutti insieme appassionatamente, sospinti dal vento che soffia in direzione centrodestra: ‘Noi con l’Italia’; loro con Michele, anzi per Michele. Se non Fellini, almeno Peter Jackson: ‘Il ritorno del re’. E lui, ringalluzzito dai sondaggi, resta concentratissimo sul voto del 4 marzo, ma sul resto non si sbilancia. “Adesso facciamo le elezioni Politiche – ha detto Iorio ai giornalisti – poi parleremo di quelle Regionali. Il centrodestra dovrà essere unito come lo è stato in questo momento anche per indicare il futuro candidato; non ci sono nomi già definiti, ci saranno opzioni sulle quali approfondiremo”. Dunque, per Enzo Di Giacomo partita ancora da decidere. “All’indomani delle elezioni – ha argomentato Iorio – faremo un diverso ragionamento. Io credo che ci sarà la possibilità di trovare l’unità come abbiamo fatto per le Politiche”.

iorio 34L’unità, appunto. Iorio e Patriciello, i dioscuri del centrodestra. Se sia armistizio o tregua armata lo dirà solo il tempo. Ma Iorio ostenta ottimismo: la pace durerà fino al voto per le Regionali. “E’ una questione di giorni, quindi penso proprio di sì – queste le sue parole – Davvero credo che questa volta il centrodestra abbia capito bene che bisognava essere uniti. Anche la presenza di Noi con l’Italia, che è stata non facile, discussa, approfondita, è un segnale che si va verso l’unità. Se con l’unità riusciamo a vincere e quindi a portare avanti i nostri progetti e i nostri programmi, credo che questa ricetta debba valere sempre e sopra ogni cosa. A dar retta al sondaggio di ‘Repubblica’, che è veramente entusiasmante, direi che di avversari non ce ne sono: prima dei Cinque Stelle però viene Colavita, quindi direi che il mio avversario è Colavita”.

iorio 11A chiudere la serata, l’ospite d’onore Raffaele Fitto, che su candidati come Iorio, Antonio D’Aimmo, Teresio Di Pietro e Marialaura Cancellario getta le basi per quello che sarà, come minimo, il secondo partito del centrodestra in Molise. “Qui  – ha detto l’ex ministro – noi abbiamo una presenza solida. C’è una rete, un radicamento, una presenza vera che i nostri candidati rappresentano e che, sia nella parte proporzionale sia nell’uninominale con Iorio, può dare un contributo decisivo affinché il centrodestra vinca. Un contributo fatto di serietà e di responsabilità. Non ascolterete da noi slogan, non parleremo contro qualcuno, ma delle cose da fare. Vogliamo rivolgerci alla testa della gente e non alla pancia”. Poi, ancora sul candidato di punta: “Iorio è una persona che ha una storia, un consenso, un’esperienza amministrativa e politica. Io l’ho sostenuto – ha concluso – perché sono convinto che la sua esperienza e la sua competenza possano essere elementi importanti per portare a Roma, com’è stato anche in passato, le istanze del Molise”.

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