Fissata per il prossimo 7 marzo l’udienza davanti al gup del tribunale di Isernia per don Agostino Lauriola e altre tre persone indagate per il furto di preziosi del valore di oltre 100mila euro


ROCCASICURA. Sparizione dell’oro della Madonna di Vallisbona a Roccasicura: è fissata per il prossimo 7 marzo, in tribunale a Isernia, l’udienza preliminare. Davanti al gup l’ex parroco del paese don Agostino Lauriola e altre tre persone ritenute responsabili, a vario titoli, di furto aggravato e favoreggiamento.
Nuova svolta dunque nel caso che ha creato profonda indignazione nel piccolo centro.

Tutto cominciò a settembre del 2016, quando in occasione delle celebrazioni in onore della Madonna di Vallisbona, i fedeli accorsi nel santuario notarono che la statua non era addobbata come al solito. Mancava l’oro, e ne mancava parecchio. Per questo l’episodio venne segnalato ai carabinieri che avviarono le indagini del caso.

Al contempo si procedette a fare una stima dei preziosi spariti. Impresa non facile, visto che fino a una quarantina di anni fa, subito dopo la festa religiosa con l’esposizione dell’oro, veniva fatta la cosiddetta ‘pesa’ dei preziosi. La lista veniva firmata dal parroco, dal sindaco e dal presidente del comitato festa. Una procedura che con il tempo si è perduta e per questo è stato più complesso quantificare l’ammanco che, comunque dovrebbe ammontare a oltre 100mila euro.

La svolta nelle indagini arrivò un paio di mesi più tardi, con l’iscrizione nel registro degli indagati dell’allora parroco che, contestualmente, venne allontanato dal paese. Provvedimento analogo per altre tre persone.

La parola ora passa al gup, chiamato a decidere se avviare il processo per gli imputati. Intanto la comunità di Roccasicura chiede giustizia, anche alla luce del forte legame affettivo con la Madonna di Vallisbona. Non solo per chi vive in paese, ma anche per i tanti emigrati in America, in Svizzera, Belgio e Germania.