Elezioni Politiche, colpo di scena nel centrosinistra: il Pd chiede la ricandidatura di Ruta

E’ stato il segretario regionale Micaela Fanelli – ma l’input sarebbe arrivato direttamente da Roma – a invitare il senatore uscente a riproporsi agli elettori. Superando la spaccatura nel centrosinistra, che ha portato alla costituzione dell’Ulivo 2.0. Da fonti vicine al diretto interessato sarebbero state chieste garanzie sull’elemento di novità, anche in vista delle elezioni Regionali. Intanto i partiti sono già alle prese con la composizione delle liste, che dovranno essere presentate domenica 28 e lunedì 29 gennaio presso la Corte d’Appello di Campobasso

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CAMPOBASSO. Elezioni Politiche, la ricandidatura di Roberto Ruta al Parlamento come strada per superare la spaccatura nel centrosinistra, il 4 marzo e poi alle Elezioni regionali. La cui data ad oggi non è stata ancora formalizzata.

Il colpo di scena della campagna elettorale arriva a pochi giorni dalla presentazione delle liste degli aspiranti senatori e deputati, prevista per domenica 28 e lunedì 29 gennaio, dalle 8 alle 20. Presso la cancelleria della Corte d’Appello di Campobasso, sede dell’Ufficio elettorale regionale.

E’ stato il segretario regionale del Pd Micaela Fanelli – ma l’input sarebbe arrivato direttamente da Roma – a chiedere a Ruta di ricandidarsi. Lui che dal Pd, è bene chiarirlo, non è mai uscito. Pur avendo ‘sfiduciato’ politicamente il governatore uscente Paolo di Laura Frattura. E pur essendo tra i ‘padri fondatori’ dell’Ulivo 2.0, insieme al deputato di Mdp-Liberi e Uguali Danilo Leva.

E’ toccato dunque al leader regionale dem tentare quella che fino a pochi giorni fa appariva una reunion impossibile. Avanzare la proposta a Ruta, che non ha ancora ‘sciolto la riserva’. E che su questa cosa non risponde. Ma da fonti vicine al senatore la domanda che Ruta avrebbe posto a Fanelli e Frattura è “cosa è successo di nuovo, l’elemento di novità e di discontinuità”. Anche e soprattutto in vista delle Elezioni regionali. E dell’ufficializzazione della data del voto.

Il nome di Roberto Ruta si unisce a quello degli altri papabili del Pd, dalla stessa Fanelli alla deputata uscente Laura Venittelli, che solo qualche giorno fa ha detto “non voglio un collegio sicuro, voglio candidarmi tra la mia gente”. Nel totocandidati anche gli assessori Vittorino Facciolla e Carlo Veneziale, rispettivamente a Campobasso e Isernia, insieme al giornalista Domenico Iannacone e all’ex Pm di Mani Pulite Antonio Di Pietro, sul quale sarebbe tuttavia arrivato il ‘niet’ di Matteo Renzi.

Intanto, in particolare a Isernia, anche il governatore Paolo di Laura Frattura sarebbe stato invitato a presentarsi alle Politiche. Per costituire una squadra forte del Pd, da contrapporre all’avanzata del centrodestra e del M5s. In Molise come nel resto d’Italia, come chiesto dallo stesso Renzi.

Ore frenetiche, intanto, in tutti i partiti per definire la composizione delle liste. Con un occhio alla soglia di sbarramento per entrare in Parlamento, che è del 3% per le liste, mentre le coalizioni per ottenere seggi devono superare il 10%, con l’obbligo di avere al proprio interno almeno un partito in grado di conquistare il 3% dei voti.

I candidati concorrono in un sistema misto: l’assegnazione di 232 seggi alla Camera e di 116 seggi al Senato è effettuata in collegi uninominali, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. L’attribuzione dei restanti seggi assegnati alle circoscrizioni del territorio nazionale (386 e 193, rispettivamente per la Camera e per il Senato) avviene in collegi plurinominali, con metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni di liste che abbiano superato le soglie di sbarramento.

Sono proclamati eletti i candidati della lista del collegio plurinominale secondo l’ordine di presentazione, nei limite dei seggi cui la lista abbia diritto. La corsa al primo posto o ai primi posti della lista è già partito. Anche per gli aspiranti parlamentari che saranno dirottati sui cosiddetti seggi sicuri.

Carmen Sepede