Per Frattura e Facciolla “l’obiettivo principale resta quello di favorire la gestione associata dei progetti, superando parcellizzazioni e campanilismi: non a caso, le forti novità introdotte dal Codice del Terzo settore ci portano ad accompagnare il movimento solidaristico regionale verso un processo di trasformazione e crescita che lo metta in grado di competere in termini di competenze e qualità a livello nazionale”.

“Alle nostre associazioni, dopo un periodo di difficoltà determinato anche dall’assenza di risorse specifiche, viene offerta adesso l’opportunità di candidarsi con proposte progettuali che, partendo dai bisogni espressi dal territorio, daranno risposte alle esigenze della nostra comunità, in particolare delle fasce più vulnerabili e maggiormente esposte a rischio di esclusione sociale, attraverso la promozione di percorsi virtuosi in termini di cittadinanza attiva e di educazione alla legalità. Lavorare in rete, condividere una visione e un progetto diventa – concludono – , per questo, fondamentale”.