Si è tenuto a palazzo San Francesco l’evento ‘Art.10 – No slot’, promosso dall’amministrazione municipale, dalla Provincia e dall’associazione Euridit


ISERNIA. Il Molise ha ottenuto il triste primato in materia di ludopatia. A conferirlo ‘virtualmente’ una ricerca del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), secondo cui in questa regione è presente la più alta percentuale di giocatori d’azzardo e di soggetti affetti da ‘gambling’, ossia da dipendenza dal gioco, dalle scommesse e dalle slot machine on line gratis. Ma non è tutto. Gli studi riferiscono che vi è una tra le più elevate diffusioni di slot machine rispetto al numero degli abitanti e una significativa maggioranza di giocatori che tiene nascosta l’attitudine e l’entità delle proprie giocate ai familiari. Una situazione davvero poco piacevole che l’amministrazione comunale, la Provincia di Isernia e l’associazione Euridit hanno inteso affrontare attraverso un incontro-confronto sul tema.

È andato così in scena, nei giorni scorsi, presso la sala Consiliare di palazzo San Francesco nel capoluogo pentro, l’evento denominato: ‘Art. 10 – No Slot’, atto a richiamare l’articolo della legge regionale n.20/2016 che istituisce un logo identificativo, ‘No Slot’ appunto, per gli esercenti pubblici esercizi e i gestori dei circoli privati che scelgono di non installare o di disinstallare apparecchi per il gioco.

A commentare l’iniziativa è stato l’assessore comunale alle Politiche sociali Pietro Paolo Di Perna. “Il tema del gioco d’azzardo – ha affermato – ha assunto dimensioni preoccupanti. Si calcola che in Italia ci siano 2 milioni di persone ‘configurabili’ come giocatori a rischio ‘patologico’. A giocare sono soprattutto i ragazzi e la loro percentuale aumenta progressivamente con l’età. Nonostante la legge vieti il gioco ai minorenni, sono il 37% gli studenti non maggiorenni che giocano d’azzardo. Le regioni che registrano percentuali di giocatori a rischio superiore alla media nazionale, sono quelle meridionali, incluso il Molise, purtroppo. L’incontro di lunedì è stato solo un momento iniziale di confronto – ha aggiunto – Ma presto si passerà alla fase operativa e confidiamo in risultati che ci possano consentire quanto meno di ridurre significativamente il fenomeno. Di fronte alla gravità di questi dati, – ha concluso Di Perna – che celano drammi umani e sociali, sta affiorando lentamente, ma progressivamente, una specifica attenzione da parte delle istituzioni e dell’intera comunità”.

All’evento hanno preso parte: l’assessore alle politiche sociali del Comune di Isernia, Pietro Paolo Di Perna; il presidente della Provincia di Isernia, Lorenzo Coia; l’assessore alle politiche sociali della Regione Molise, Vittorino Facciolla; il presidente ANCI Molise, Pompilio Sciulli; il responsabile Euridit Italia, Giorgio Gagliardi; la vicesindaco di Pavia, Angela Gregorini (coordinatrice del Tavolo dei Comuni Lombardi sulla ludopatia); il presidente della Comunità terapeutica Molise, Padre Lino Iacobucci, con il supporto dalla psicologa Maura Di Lillo e dell’assistente sociale Lucia Del Zingaro (animatori del progetto “Fai il tuo gioco” promosso dalla stessa Comunità); il rappresentante della campagna nazionale di sensibilizzazione sul tema “Mettiamoci in gioco”, Don Armando Zappolini; il presidente dell’associazione di promozione sociale Francesco Jovine, Elisa D’Astolto. Presente, inoltre, la rappresentanza delle amministrazioni comunali della Provincia di Isernia. L’incontro è stato aperto al contributo di quanti sono impegnati, o comunque sensibili, al tema. È appena l’inizio della battaglia pentra al gioco d’azzardo.