Approvata in Consiglio comunale. Il vicesindaco Pietrangelo: consente al cittadino di avere un importante strumento di tutela


ISERNIA. Da lunedì scorso, 27 novembre, il Comune di Isernia dispone di una Carta dei servizi relativa servizio idrico integrato. Il Consiglio comunale, a larga maggioranza e con la convergenza anche di 4 esponenti dell’opposizione, ha infatti approvato l’importante documento, anche su sollecito dell’Autorità per l’energia, colmando un vuoto di lunghi anni.

Come spiegato in aula dal vicesindaco Cesare Pietrangelo,” l’ente finalmente dispone di uno strumento di tutela dei cittadini, in mancanza del quale avrebbe potuto essere sanzionato severamente”. Con la Carta dei servizi, in pratica, ogni ente erogatore “assume una serie di impegni nei confronti della propria utenza circa i propri servizi, le modalità di erogazione e gli standard di qualità che intende garantire e che si impegna a rispettare attraverso un preciso monitoraggio e al fine del miglioramento dei servizi stessi, informando i cittadini sulle modalità di tutela previste”. Pietrangelo in Consiglio ha fatto anche una puntuale ricostruzione normativa, spiegando come l’introduzione della Carta dei servizi si è avuta con la direttiva del presidente del Consiglio dei ministri del 27 gennaio 1994. Successivamente, con decreto legge del 12 maggio 1995, convertito in legge l’11 luglio dello stesso anno, è stata dettata la disciplina procedurale per il miglioramento della qualità dei servizi, demandando al presidente del Consiglio dei ministri di fissare, con proprio provvedimento, gli schemi generali di riferimento delle relative carte.

Tra i principi fondamentali dettati dalla direttiva e che sono alla base dell’erogazione dei servizi figurano il principio dell’uguaglianza, per cui tutti gli utenti hanno gli stessi diritti; la garanzia di parità di trattamento sia fra le diverse aree geografiche, sia fra le diverse categorie o fasce di utenti; l’erogazione continua e regolare dei servizi, e ove sia consentito dalla legislazione, il diritto per l’utenza di scegliere l’ente erogatore. Gli utenti devono essere trattati con obiettività, giustizia e imparzialità e il diritto alla partecipazione del cittadino deve essere sempre garantito, come anche l’efficienza e l’efficacia dell’ente erogatore”.

In sostanza, la Carta dei Servizi non è una semplice guida, ma un documento che stabilisce un ‘patto’, un accordo fra soggetto erogatore del servizio pubblico e utente, fondato su indicazione e definizione degli standard e della qualità del servizio; semplificazione delle procedure anche tramite l’informatizzazione; costruzione degli elementi che strutturano il pacchetto dei servizi; promozione e informazione; verifica del rispetto degli standard previsti; predisposizione di procedure di ascolto, di semplice comprensione e di facile utilizzazione. In caso di disservizio, il diritto alla tutela è esercitabile mediante lo strumento del reclamo e dell’eventuale ricorso all’istituto del Difensore Civico.

Il documento è stato licenziato con parere favorevole dalla II Commissione. “Ad esso – ancora Pietrangelo – farà seguito anche il regolamento del Servizio idrico-integrato, le cui scelte intendo condividere con la II Commissione e anche con i consiglieri che vogliano apportare il proprio contributo”.

La Carta dei servizi relativa servizio idrico integrato è stata approvata all’unanimità dei 22 presenti (compresi dunque i consiglieri di opposizione Stefano Testa, Mena Calenda, Roberto Di Pasquale e Mino Bottiglieri, che già si erano espressi a favore anche dell’assestamento al bilancio).