Il consigliere comunale attacca l’amministrazione e torna a chiedere l’utilizzo delle strutture del centro storico


ISERNIA. “Hanno decretato la morte della San Pietro Celestino”. Duro l’attacco del consigliere di Forza Italia Raimondo Fabrizio sull’operato dell’amministrazione in comunale in materia di edilizia scolastica. Sotto accusa le decisioni relative allo storico istituto che “entro al massimo tre anni – ha affermato – sparirà del tutto”.

“Quest’anno – spiega Fabrizio – la prima classe elementare non si è formata. La seconda, composta da solo quattro bambini, verrà assorbita dalla San Giovanni Bosco. Il prossimo anno resteranno solo quarta e quinta. Questo vuol dire che, nel giro di poco, la San Pietro Celestino scomparirà del tutto”.
Per il consigliere esistono responsabilità precise dovute, a suo avviso, a scelte sbagliate. “Togliere la scuola dal centro storico – ha ribadito – è stata una pessima idea. E’ normale che le famiglie che vivono in quella zona abbiano deciso di non iscrivere i loro figli in quell’istituto”.

Una soluzione, secondo Fabrizio, tuttavia esiste. “Bisogna riportare la scuola nel centro storico – ha sottolineato -. Adeguando e utilizzando i locali di Palazzo De Baggis oppure sollecitando la Regione a intervenire per i lavori necessari a Palazzo Jadopi. Certo è – ha aggiunto – che gli interventi programmati nei locali del V Settore, vista anche la carenza di alunni, rischiano di rivelarsi inutili”.

Si riaccendono dunque i riflettori sulle problematiche legate all’edilizia scolastica in città. “In due anni – ha concluso il consigliere – non è stato fatto nulla. Sto aspettando il 31 dicembre per vedere se effettivamente sarà completata la struttura di San Leucio, perché sono quasi certo che gli interventi, per quella data, non verranno ultimati”.