Intervenuta alla Festa provinciale dell’Unità a Montaquila, la delegata allo Sviluppo Economico rassicura: “I fondi saranno di più, stiamo rifinanziando la legge 181”. Molto dipenderà dalla qualità dei progetti presentati: “Premieremo chi vuol scommettere davvero sull’occupazione”


di Pasquale Bartolomeo

MONTAQUILA. Maggiore la qualità dei progetti, maggiore la quantità di risorse. Rassicura gli imprenditori che vorranno investire in Molise, il viceministro dello Sviluppo Economico, Teresa Bellanova: se la qualità dei progetti presentati nell’ambito dell’area di crisi complessa risulterà particolarmente elevata, il governo centrale è “assolutamente disponibile” a rimpinguare la dotazione finanziaria di 15 milioni di euro prevista in partenza.

bellanova1La buona notizia è arrivata durante la seconda e ultima giornata della Festa provinciale dell’Unità a Montaquila, dove il dibattito – molto partecipato, soprattutto da amministratori locali – è stato incentrato sui temi dello sviluppo e del lavoro. Una conferma importante rispetto a quanto reso noto, in questi mesi, dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Carlo Veneziale, e dal governatore Paolo Frattura – entrambi presenti per l’occasione – in merito alla quantità di fondi statali che sarebbero stati riconosciuti al Molise nel contesto dell’area di crisi.

Bellanova ha sottolineato come “le strategie regionali sono ovviamente in grande sintonia con le scelte che abbiamo fatto a livello nazionale. Noi – ha detto – abbiamo puntato a sostenere le imprese che vogliono innovare e che vogliono salvaguardare e creare nuova occupazione. Abbiamo puntato, per questa realtà, anche sull’area di crisi complessa finalizzandola a dare una risposta alle esigenze del territorio, delle imprese e dei lavoratori. Con l’area di crisi da una parte allunghiamo di ulteriori 12 mesi gli ammortizzatori sociali, dall’altra puntiamo a sostenere gli investimenti, soprattutto di quelle imprese innovative che dovranno assumere dal bacino dei lavoratori che sono stati espulsi dalle imprese in crisi. Perché la scelta avviata dal governo Renzi e sostenuta ora dal presidente Gentiloni è quella che non si devono sperperare risorse pubbliche. Tali risorse vanno date a quelle imprese che vogliono assumere un patto con il territorio che è quello, sicuramente, di remunerare il capitale investito, ma certamente anche di dare risposte all’emergenza lavoro, in modo particolare giovanile e femminile. Ed è anche per questa ragione che nella legge di stabilità passata, così come sarà confermato nella prossima, puntiamo alla decontribuzione per le nuove assunzioni, in modo particolare per i giovani e per le donne, queste ultime ancora poco presenti nel mondo del lavoro. E puntiamo alla decontribuzione nel Mezzogiorno, perché questo Paese aggancia davvero la ripresa se riparte in modo più poderoso il Mezzogiorno”.