La Fondazione Giovanni Paolo II quale centro d’avanguardia approda sul Tg1


CAMPOBASSO. Esperti cardiochirurghi da tutto il mondo riuniti a Campobasso per discutere di nuove tecniche mini invasive per la chirurgia delle valvole cardiache. Di scena, presso la Fondazione Giovanni Paolo II, la quarta edizione di ‘A day with expert’, l’importante convegno/corso di formazione di settore che si è guadagnato anche la ribalta delle cronache nazionali. È andato, infatti, in onda sul Tg1 un servizio dedicato alle eccellenze che ha messo in risalto il Molise e la qualità dell’offerta sanitaria della Fondazione.

Tra gli intervenuti, Steven Bolding, Università del Michigan, e Marriel Jesupp, University of Pennsylvania’s Perelman School of Medicine; Filippo Crea, direttore del polo di scienze cardiovascolari e toraciche e ordinario di cardiologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Raffaele Landolfi direttore dell’area Medicina interna e urgenza della stessa Università; Ottavio Alfieri, Università San Raffaele; Corrado Tamburino, Direttore Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare Università di Catania; Mark Goodwin responsabile innovazione tecnologica American Heart Association.

Convegno Fondazione“Il nostro dipartimento – ha dichiarato il direttore del Dipartimento di Malattie cardiovascolari della Fondazione Carlo Maria De Filippo –  Si sta caratterizzando fortemente per l’innovazione tecnologica con l’applicazione di nuove metodiche per la terapia valvolare, per lo scompenso cardiaco con neuromodulazione del cuore e per l’utilizzo delle cellule staminali autologhe nelle malattie cardiovascolari. Adesso coordiniamo il registro clinico per l’ischemia periferica che coinvolge circa 20 centri italiani”.  Intensa è la collaborazione con il Policlinico Agostino Gemelli di Roma

A conclusione dei lavori della prima sessione è stato conferito il premio “Giovanni Falcione” giunto alla terza edizione.  Gli organizzatori hanno ritenuto meritevole di questo importante riconoscimento la professoressa Silvia Priori, cardiologa molecolare prima donna nella classifica dei ricercatori nazionali in campo biomedico. Nel 2016 è stata scelta dall’Osservatorio nazionale sulla salute delle donne tra le “Top italian women scientists 2016” è l’11esimo ricercatore (e la prima donna) su 1447 nella classifica dei ricercatori italiani in campo biomedico che si basa sull’h-index, l’indice che calcola il numero di citazioni per pubblicazione. Un premio che vuole dare esempi positivi di scienza al femminile. A consegnare il premio Lina Falcione, sorella del magistrato prematuramente scomparso all’età di 51 anni.