Nuovo appello a Provincia e Comune per trovare soluzioni in grado di fronteggiare in via definiva le criticità attuali. Le mamme e i papà  invitano le amministrazioni ad attivarsi nell’immediato


ISERNIA. L’anno scolastico è finito, ma per molte sedi che ospitano gli studenti isernini, restano i problemi. Per questo le mamme e i papà tornano a far sentire la loro voce, per chiedere soluzioni a Comune e Provincia. In un post su Facebook, la portavoce del comitato ‘Scuole sicure’ Sandra Marcucci ha fatto il punto della situazione, sollecitando ancora una volta gli enti ad attivarsi nell’immediato.

“Entrambe le amministrazioni, sia comunale che provinciale, hanno tutto il tempo per programmare il rientro il 12 settembre in edifici sicuri, senza la minaccia di doppi turni e senza le lamentele per la mancanza di soldi. Andassero a bussare dove vogliono, anche tutti i giorni se necessario, se si deve alzare la voce si alzi, se si devono fare scelte coraggiose si facciano”.

Diversi gli interrogativi. “Per il Comune – chiede -, diamo per scontato che il V settore sarà pronto, ma il nuovo plesso a San Leucio? Dobbiamo contendercelo come un osso? Non è dignitoso, non è giusto e non è democratico stabilire che una scuola media sarà al sicuro e l’altra no. E per sicurezza non si intende un calcolo delle probabilità, si intende certezza matematica che non può accadere nulla ai nostri figli. Ciò esclude entrambe le scuole medie della nostra città, secondo anche quanto affermato mesi fa dall’assessore De Toma confermando in un’intervista che ‘le scuole non sono antisismiche’ “.

Poi le scuole di competenza dell’ente di via Berta. “Per le scuole provinciali – ricorda Marcucci – abbiamo ancora una situazione di sovraffollamento nelle strutture non antisismiche. Per il Cuoco la scommessa è in questi 2/3 mesi. Dopo aver assistito (con grande piacere) alla riapertura del Fascitelli dopo 8/9 anni, si può comprendere lo scetticismo per la riapertura del Cuoco in così breve tempo. Ma magari i miracoli preelettorali esistono quindi stiamo a guardare.
Per il Fermi si è parlato di un fantomatico finanziamento che se mai arriverà nel 2017, come più volte dichiarato dalla Provincia, non sarà risolutivo per una struttura che necessita di ben altri interventi. Ricordo che il finanziamento richiesto di 2 milioni e mezzo sarà destinato all’abbattimento del terzo piano e all’adeguamento di 2 corpi su 8. Gli altri sei? Il Manuppella poi non è proprio pervenuto.

Giace nel limbo degli edifici dimenticati, tanto che pure il riscaldamento quest’inverno ha dato forfait. Il Majorana continua ad essere sovraffollato, nonostante proprio nello stesso edificio ci siano dei locali liberi che potrebbero essere presi in affitto dalla Provincia.
“Amministratori – conclude -, davanti a voi avete tre mesi per trovare un posto sicuro a tutti i nostri figli, nessuno escluso. Altrimenti coraggiosamente dimettetevi”.