Le Fiamme Gialle di Campobasso hanno eseguito negli ultimi mesi numerose verifiche. Ventuno persone sono finite nei guai. Accertate false fatturazioni per oltre 40 milioni di euro


CAMPOBASSO. Ricavi sottratti all’imposizione per oltre cinquanta milioni di euro. Questo il dato più significativo che emerge dal bilancio delle ispezioni eseguite negli ultimi mesi dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Campobasso.

Controlli che hanno riguardato il capoluogo e i centri della costa e che hanno vari comparti economico imprenditoriali, riconducibili alla produzione, terziario, costruzioni, spedizioni, trasporti, agricoltura, commercio .

Ventuno persone, tra amministratori e titolari delle aziende ispezionate, risponderanno a vario titolo delle violazioni previste e punite in materia penale tributaria. Tra le violazioni maggiormente riscontrate, figurano quelle relative alla mancata dichiarazione dei redditi per importi di particolare entità, l’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (per somme che superano i 40 milioni di euro), nonché irregolarità connesse agli obblighi di versamento delle ritenute alla fonte a titolo d’acconto, operate sui redditi di lavoro dipendente.

Ulteriori violazioni individuate dai militari hanno riguardato l’utilizzo fraudolento dei modelli di versamento delle imposte, per la compensazione debiti reali con il fisco a mezzo di crediti inesistenti completamente inventati.