Le isernine si impongono per 3-0 il match casalingo con le campane: terzo set da brividi 


Europea 92 Isernia – Luvo Barattoli Arzano 3-0

Europea 92 Isernia: Baruffi 9 punti, Ginanneschi 15, Murri 10, Morone 10, Monitillo 14, La Rocca 7, Boffa (L), Miceli, Angone n.e., Bernava n.e.; all. Montemurro

Luvo Barattoli Arzano
: Speranza 2, Ascensao M. 5, Coppola 1, Cammisa 6, Postiglione 15, Ascensao R. 12, Guida (L), Maggipinto, Riparbelli, Manfredonia, Topa n.e.; all. Collavini

Arbitri: Tramba di Perugia e Dell’Orso di Pescara

NOTE: parziali 25-15, 25-22, 32-30; durata set 24’, 31’, 39’; battute ace/sbagliate Isernia 9/10, Arzano 2/8; muri Isernia 9, Arzano 8; spettatori 300 circa

ISERNIA. Riscatta in pieno la sconfitta di sette giorni fa l’Europea 92 che batte con un netto 3-0 l’Arzano e si porta provvisoriamente al secondo posto in classifica in attesa delle gare della domenica.
La squadra isernina ha dominato l’incontro per buona parte della sua durata, bloccandosi, però, nella parte finale del terzo set, facendo preoccupare non poco i numerosi tifosi presenti che hanno temuto un “remake” della partita di Cutrofiano.
Nel primo set, l’equilibrio è durato fino al 9-9, quando è andata in battuta la Baruffi che ha piazzato ben cinque ace (in totale saranno sette i servizi vincenti della palleggiatrice isernina) in sette turni di fila dalla linea dei nove metri, permettendo così alle padrone di casa di aggiudicarsi il parziale in scioltezza.
Più equilibrio nella seconda frazione di gioco, almeno fino al secondo time-out tecnico giunto con le campane avanti 15-16; poi Ginanneschi e Monitillo hanno permesso il break decisivo che è valso la conquista del set.
Il terzo parziale, invece, è stato da brividi, con l’Arzano che più volte ha provato ad allungare, venendo sempre recuperata dall’Europea 92 che però cominciava a denotare qualche errore di confusione di troppo. Finale ai vantaggi al cardiopalma, con le ospiti che arrivano a giocarsi ben quattro set-ball e le padrone di casa a sciupare tre match-ball prima che La Rocca riuscisse a chiudere l’incontro.

Camillo Pizzi