La richiesta alla vigilia della seduta monotematica di domani del Consiglio regionale. Fallite 13 aste per la vendita, prezzo crollato e dipendenti in mobilitazione da 22 giorni


TERMOLI. Una ricollocazione al lavoro. E’ quello che chiedono i lavoratori dello Zuccherificio di Termoli, che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa davanti allo stabilimento, alla vigilia della seduta di domani del Consiglio regionale, convocato in seduta monotematica per discutere della crisi dello Zuccherificio.

Crisi testimoniata dai numeri: 13 aste andate deserte, con un prezzo di vendita sceso da 27 milioni di euro ad appena 6 milioni e mezzo di euro, 77 lavoratori in ferie e in presidio da 22 giorni ed un futuro sempre più incerto per i dipendenti. “Dal Consiglio esca una soluzione concreta”, hanno chiesto i lavoratori. “

“Ci parlano di area di crisi semplice – ha dichiarato all’Ansa Vincenzo Canmpese, lavoratore dell’impianto da 26 anni – ma purtroppo i tempi non sono brevi ed oggi noi percepiremo l’ultimo stipendio, poi non si sa cosa accadrà. Non ancora sappiamo quando partirà la mobilità. Si rischia quella non indennizzata, cioè senza retribuzione, e noi vogliamo scongiurare a tutti i costi questa ipotesi”. Per le maestranze è la soluzione più’ rapida e fattibile.

Intanto si lavora per la preparazione della quattordicesima asta che potrebbe essere bandita dopo la messa in mobilità dei dipendenti. Il presidio delle maestranze davanti ai cancelli continua. “Siamo giunti alla quarta settimana, il 22esimo giorno, ed abbiamo intenzione di continuare – hanno aggiunto i lavoratori -. Questa volta non ci fermeremo fino a quando non arriveranno soluzioni”.