Il sostituto commissario morto nel 2014 per leucemia a seguito delle ispezioni svolte in Campania per indagare sulla ‘Terra dei fuochi’. Attesa per chi ha frequentato il 196° corso di istruzione. Interverrà il vice capo della Polizia, il prefetto Luigi Savina


CAMPOBASSO. Mercoledì 19 ottobre alle 11.30, nella piazza d’Armi della Scuola Allievi Agenti di Campobasso, avrà luogo la solenne cerimonia del Giuramento di fedeltà alla Repubblica dei 101 Agenti in prova del 196° Corso per Allievi Agenti della Polizia di Stato.

Alla manifestazione parteciperanno le autorità civili, militari e religiose, le istituzioni locali, le rappresentanze dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato e delle Associazioni combattentistiche, i parenti delle vittime del dovere ed i familiari dei giovani Agenti provenienti da tutte le Regioni d’Italia. In rappresentanza del Capo della Polizia interverrà il vice capo della Polizia con funzione vicarie, il prefetto Luigi Savina.

Il Giuramento di fedeltà alla Repubblica rappresenta il momento finale e più significativo del processo formativo, della durata di otto mesi nella fase residenziale presso la Scuola, con i successivi quattro mesi di applicazione tecnico professionale degli Agenti in prova presso le sedi di destinazione. Nella cerimonia saranno premiati gli agenti che si sono distinti durante l’attività formativa.

Come per gli anni scorsi, anche gli Agenti del 196° Corso hanno inteso dedicare il percorso formativo che li ha visti impegnati alla memoria di una vittima del dovere: il sostituto Commissario della Polizia di Stato Roberto Mancini, sagace e scrupoloso investigatore della Questura di Roma, morto il 30 aprile 2014.

Nato a Roma nel 1961 Roberto Mancini entrò in Polizia nel 1980 distinguendosi subito per le sue qualità investigative. Nel 1994, con la sua squadra, svolse delicate indagini sul clan dei Casalesi e sul traffico illecito di rifiuti in Campania, ma la sua informativa resta sospesa fino al 2011 dopo lo scandalo ‘Terra dei fuochi’. Tra il 1997 e il 2001, Mancini lavorò come consulente per la Commissione Rifiuti della Camera dei Deputati, eseguendo ispezioni e sopralluoghi in discariche di rifiuti tossici nocivi e in siti di stoccaggio di materiali radioattivi ed è proprio in questo periodo che il Sostituto commissario si ammalò di leucemia. La diagnosi nel 2002 e, da qui, la battaglia contro la malattia che durerà fino al 30 aprile 2014. Ai sensi della Legge 266/2005, allo stesso è stato riconosciuto lo status di ‘vittima del dovere’ che certifica la connessione tra la malattia e il servizio.

E’ invece dedicata alla guardia di Pubblica sicurezza Giulio Rivera la Scuola Allievi Agenti di Campobasso, nata nel1986. Molisano, Rivera faceva parte della scorta di Aldo Moro e morì il 16 marzo 1968 a Roma, in via Fani, durante il rapimento del leader democristiano.