Oggi si celebra in tutto il mondo la V Giornata Internazionale dell’Onu delle bambine e delle ragazze, e Terre des Hommes – che ha presentato il quinto dossier sulle condizione della violenza dei minori in Italia – invita a postare su Facebook, Twitter o su Instagram qualcosa col colore arancione e accompagnarlo con gli hashtag #OrangeRevolution #indifesa. Arancione e non rosa per rompere con gli stereotipi di genere, che impongono il rosa come colore delle bambine.
È tutt’altro che rosea però la condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo: ogni sette secondi una ragazza con meno di 15 anni si sposa, oltre un milione di ragazze diventano madri prima di compiere i 15 anni, mentre 70.000 ragazze tra i 15 e i 19 anni perdono la vita ogni anno per cause legate alla gravidanza e al parto.
Secondo il rapporto lanciato oggi da Save the Children, il Niger è il posto peggiore al mondo dove essere una bambina o una ragazza, la Svezia il migliore. Finlandia e Norvegia occupano il secondo e il terzo posto in classifica, mentre l’Italia si piazza in decima posizione, davanti a Spagna e Germania.
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