CAMPOMARINO. Hashish e marijuana a ragazzini dagli 11 ai 14 anni. E, se mancavano i soldi per pagare, non mancavano invece botte e altre violenze. Sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti finalizzata allo spaccio, con l’aggravante dell’età delle vittime, due soggetti di Campomarino, un uomo di 36 anni con precedenti specifici e una donna di 20. Stamani la conferenza stampa del comandante della Compagnia dei carabinieri di Termoli Fabio Ficuciello e dal maresciallo di Campomarino Arturo D’Amico.

A consentire di acciuffare i due spacciatori, la preziosa collaborazione di dirigenti scolastici e genitori, allarmati e insospettiti per i comportamenti anomali dei ragazzi. Le indagini, durate un anno e tuttora in corso, sono state coordinate dal procuratore capo di Larino Ludovico Vaccaro, in cui sono stati documentati almeno cinque casi di ragazzini a cui è stata venduta la droga.

In caso gli assuntori non potessero pagare, i pusher non facevano complimenti: a uno che non aveva soldi per pagare è stato strappato con violenza il cellulare; nei confronti di altri, invece,  schiaffi e percosse.

Fondamentali i progetti di cultura della legalità fatti nelle scuole, da cui, in questo caso, è partita la segnalazione.