di Pasquale Bartolomeo

ISERNIA. Potrebbe slittare a data da destinarsi l’anno scolastico nella città di Isernia. La decisione, che il sindaco Giacomo d’Apollonio adotterà presumibilmente nelle prossime ore, discende dall’ordine del giorno approvato all’unanimità durante il Consiglio comunale monotematico di ieri sulla sicurezza scolastica, dal quale sono emerse importanti criticità per la scuola media di via Pascoli ‘Andrea d’Isernia’ (che conta circa 500 studenti e presenta problemi di natura sismica e geologica) e la per primaria ‘San Pietro Celestino’, nel centro storico, con circa 80 alunni.

L’ORDINE DEL GIORNO. Un’assise fiume, durata oltre sei ore, che si è conclusa poco prima delle 23 con un documento condiviso  e votato da tutti i presenti che, testualmente, “all’unanimità impegna il sindaco e l’amministrazione comunale a trovare nel più breve tempo possibile soluzioni all’emergenza scaturita dall’esame delle problematiche relative alle strutture scolastiche comunali. Impegna altresì l’amministrazione comunale ad adottare eventuali provvedimenti d’urgenza per procrastinare l’imminente inizio dell’anno scolastico. Impegna, ancora, l’amministrazione comunale a programmare interventi radicali per la definitiva soluzione delle problematiche inerenti alla sicurezza degli edifici scolastici, progettando e auspicabilmente realizzando idonee strutture”.

giovancarmine mancini 17LA PROPOSTA DI MANCINI. Di preciso, si badi, non c’è ancora nulla. Ma la strada sembra segnata. Del resto, nelle battute finali del Consiglio, l’esponente di Alleanza per il Futuro, Giovancarmine Mancini, aveva teso la mano all’amministrazione pur di fornire una soluzione concreta. “Prendiamo l’impegno di mettere la San Pietro Celestino da Calabrese – ha detto l’avvocato – Se slitta l’apertura di pochi giorni, avremo comunque dato una soluzione ai cittadini. Ma sarebbe bene rinviare anche l’apertura delle scuole medie Andrea d’Isernia e Giovanni XXIII. Noi non intendiamo mandare i nostri figli nella scuola all’Andrea d’Isernia dopo quanto emerso in aula (leggi qui l’articolo). Affittiamo altre strutture e cominciamo a intervenire: prendiamo in considerazione il V settore, in zona Acqua Solfurea, e l’auditorium. Il sindaco faccia un’ordinanza di rinvio dell’apertura delle scuole medie. Nelle more – ha concluso Mancini – interveniamo sugli immobili di proprietà servendoci di ditte serie che operino in maniera celere”

LA RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE. Di fronte alle sollecitazioni pervenute, l’assessore all’Istruzione, Sonia De Toma, si è mostrata aperta al trasloco anche della scuola elementare nell’edificio della Calabrese, riservandosi una soluzione per l’Andrea d’Isernia. Mentre il sindaco Giacomo d’Apollonio ha ammessoche ilprimo obiettivo dell’amministrazione è stato quello di dare una risposta per risolvere l’emergenza della materna San Giovanni Bosco, in quanto frequentato da bambini molto piccoli che richiedevano una maggiore attenzione. “Ora dobbiamo metterci intorno a un tavolo e ragionare sulla sicurezza – ha dichiarato il primo cittadino – Ho chiesto aiuto al prefetto per fare delle verifiche sulle scuole. Abbiamo scelto i locali di Calabrese per questioni di celerità e sicurezza. Si pensava a otto classi più un refettorio, ma potenzialmente si possono ospitare anche altri alunni. Certamente occorreranno altri lavori, ma almeno la soluzione l’abbiamo a portata di mano. Intendiamo procedere su due direttrici. Quella del futuro per tutte le scuole di Isernia, da mettere allo stesso livello di sicurezza mediante la scuola sicura di San Leucio, che potrà ospitare 800 alunni. E quella dell’immediato – ha concluso d’Apollonio – per cui ci impegniamo a trovare la soluzione in tempi rapidissimi, confrontandoci con l’emergenza e reperendo altre strutture. Auspico che tutti diate una mano come consiglieri, le soluzioni condivise ci faranno stare anche più sereni”.

La palla ora è tutta nel campo dell’amministrazione comunale. Da non escludere che lunedì prossimo, 12 settembre, le lezioni nelle scuole isernine possano attendere tempi migliori.