Leggi di bilancio impugnate dal Cdm, per il centrodestra bacchettata del Governo Renzi

CAMPOBASSO. Leggi regionali di bilancio impugnate dal Consiglio dei Ministri, per i consiglieri regionali di centrodestra Michele Iorio, Angela Fusco Perrella, Giuseppe Sabusco e Nicola Cavaliere i rilievi mossi dal Cdm sono ‘pesanti’.

“Una bocciatura politico-istituzionale – hanno dichiarato i consiglieri – figlia di un atteggiamento approssimativo e a volte superbo di chi governa questa Regione senza accettare il dialogo con le altre parti politiche presenti in Consiglio regionale. I rilievi sono rilevanti e soprattutto ben documentati, per queste ragioni con un’apposita interrogazione chiederemo al Presidente Frattura di sapere quali correttivi intenderà adottare la Regione per sanare le eccezioni evidenziate dal Consiglio dei Ministri, a partire da quelle sollevate in materia di conferimento di funzioni e compiti in materia di ambiente ed energia all’Arpam”.

Gli altri rilievi riguardano la legge regionale 6/2016 ‘Bilancio regionale di previsione per l’esercizio finanziario 2016 – Bilancio pluriennale 2016 – 2018’. Ed in particolare l’eccezione riguarda la somma 736.046.447,90, iscritta in bilancio alla voce ‘utilizzo avanzo presunto di amministrazione’. In particolare, evidenzia il gruppo di centrodestra, viene contestato l’utilizzo di fondi ‘liberi’ prima dell’approvazione del rendiconto da parte del Consiglio regionale e l’utilizzo della quota accantonata relativa al Fondo crediti di dubbia esigibilità come avanzo presunto di amministrazione.

“L’ultima osservazione – concludono i consiglieri – è stata fatta sulla legge di stabilità 2016, un errore che con maggiore attenzione il Governo regionale avrebbe potuto evitare di compiere. Parliamo della disposizione dell’art. 12 che aggiunge quale requisito per l’iscrizione nel ruolo provinciale dei conducenti di veicoli o natanti adibiti ad autoservizi pubblici non di linea il “domicilio professionale nella provincia di Campobasso o di Isernia”, disposizione illegittima in quanto limita la concorrenza garantita. Restiamo in attesa di vedere come evolverà la situazione soprattutto di come si cercherà di porre rimedio alla nuova bacchettata del Governo Renzi”.