CAMPOBASSO. Sanità terreno di scontro in Consiglio regionale e non solo tra maggioranza e opposizione. Il presidente dell’assise Vincenzo Cotugno ha chiesto chiarimenti sulle dichiarazioni fatte da un consigliere regionale e attribuite al commissario dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, relative al “Molise come regione più corrotta d’Italia, preda di scorribande di delinquenti di ogni risma”.

Cotugno ha scritto all’Anac, per chiedere conferma che a pronunciare quelle parole sia stato effettivamente Cantone, chiamato a smentire, in caso contrario, le parole a lui attribuite.

Questione sulla quale c’è stata la replica del consigliere regionale Massimiliano Scarabeo, che in un comunicato stampa ha attaccato Cotugno per i suoi legami familiari con la famiglia Patriciello, in quanto “marito della signora Giuseppina Patriciello, socia di un’azienda sanitaria nonché sorella dell’europarlamentare”. Legami famigliari ed imprenditoriali, ha aggiunto Scarabeo, “che nulla hanno a che vedere con il ruolo di imparzialità, che dovrebbe essere proprio di un presidente del Consiglio”. Poi Scarabeo ha citato una serie di quotidiani, anche nazionali, che hanno riportato le dichiarazioni attribuite a Cantone.

Battibecco che ha travalicato i confini dell’aula, proseguito anche al termine dei lavori dell’assemblea di Palazzo Moffa, oggi dedicata al ‘Question time’. Esaminata l’interrogazione del centrodestra sulla decisione della Regione di nominare un gruppo di lavoro, coordinato dal presidente dell’Ordine degli avvocati Demetrio Rivellino, incaricato di stipulare accordi transattivi con i fornitori di beni e servizi creditori dell’Asrem. Alla replica del vice presidente della Giunta Vittorino Facciolla il consigliere Iorio non si è detto soddisfatto.

E’ stata invece condivisa nella conferenza dei capigruppo la nomina di una deputazione consiliare, composta dal presidente del Consiglio Cotugno e dai consiglieri Francesco Totaro e Fusco Perrella, incaricata di “intraprendere ogni utile azione al fine di scongiurare la soppressione dei presidi di sicurezza e dello Stato presenti sul nostro territorio“. Chiesto in proposito un incontro urgente con i ministri della Difesa, dell’Interno, della Giustizia e degli Affari Regionali, interessando anche la delegazione parlamentare molisana.

Discusse anche diverse interrogazioni dei Cinque stelle, sui controlli svolti dalla Regione sulle acque destinate al consumo umano, sui fondi per il terremoto destinati al comune di Guardialfiera, sul monitoraggio del gas radon per la prevenzione del tumore polmonare, oltre che sul reddito minimo di cittadinanza e sul pagamento degli stipendi ai lavoratori dell’Atm.