ISERNIA. Centotrentasette delibere in nove mesi di attività, riguardanti principalmente il personale, le finanze, i lavori pubblici, l’urbanistica e l’ambiente. Questi i numeri della gestione commissariale targata Vittorio Saladino, tutt’altro che una semplice amministrazione ordinaria.
Stamani la conferenza stampa di commiato, durante la quale il funzionario di governo ha esposto il resoconto delle principali attività portate a termine. Dalla piscina comunale, chiusa per quasi un anno ma ora finalmente funzionale e fruibile, in attesa che la nuova amministrazione comunale si occupi del bando di gestione dell’impianto; alla sistemazione della “spettacolare” pista ciclabile (foto Pino Manocchio), come l’ha definita lo stesso Saladino; dai lavori nella villa comunale, che a giorni saranno completati con la sistemazione dei nuovi giochi per bambini e la stesura dell’asfalto, alla manutenzione di molte strade cittadine e delle borgate; dall’appalto per la manutenzione del verde pubblico, affidato per tre anni a una ditta pugliese, alla riqualificazione dell’area della stazione, che “darà un volto nuovo a Isernia, sia dal punto di vista urbanistico che estetico”; dai lavori di messa in sicurezza di alcuni edifici scolastici ai progetti per la costruzione di nuovi loculi; dai programmi per la raccolta differenziata, fino alle azioni per il sistema idrico integrato al prolungamento del metanodotto.
Due, tuttavia, i problemi che il nuovo sindaco, Giacomo d’Apollonio – presente stamani in Comune per salutare il commissario – dovrà affrontare subito. In primis, il trasferimento degli alunni della scuola materna ‘San Giovanni Bosco’ in una nuova sede diversa dai locali della Tipografia Cicchetti, per ospitare i quali sono pervenute sei domande al Comune. “È stata costituita una commissione – ha detto Saladino – Bisogna ora scegliere uno tra queste fabbricati privati idonei a ospitare la scuola. Ho sollecitato la struttura tecnica in modo che si vada avanti, settembre è vicino e bisogna finire tutti i lavori di adattamento, perché questi sono edifici che non sono nati come scuole. Abbiamo luglio e agosto, non di più, perché a settembre bisogna allocare i bambini in una di queste soluzioni. La mia raccomandazione è quella di scegliere subito uno dei fabbricati offerti”.
A seguire, il neo sindaco dovrà adoperarsi per il reperimento di fondi per alleviare la disoccupazione, al fine di creare quindi posti di lavoro. “Per me il compito è stato solo di portare avanti un programma già esistente e completarlo. Ma l’obiettivo principale di chi si è candidato al governo della città – ha spiegato il commissario – è creare posti di lavoro, cosa non è facile. Occorre perciò reperire risorse a livello europeo. Per quanto riguarda le risorse precedentemente destinate a Isernia, le stesse sono state tutte conservate e spese, non abbiamo perso un euro. Anche qui, un’altra raccomandazione è essere spediti nei pagamenti, perché le imprese quando sanno di essere saldate nei tempi, eseguono le opere in maggior tempestività”.
Saladino si è poi soffermato sulla macchina comunale: “In buona parte è stata messa a regime – ha sottolineato – ma ci sono ancora delle pedine da muovere per renderla più efficiente e spedita. Per esempio, la polizia municipale va attenzionata dalla nuova amministrazione. Si tratta di individuare un nuovo dirigente, con la mobilità provinciale i tempi sono molto lunghi e io avevo pensato di mettermi d’accordo con un altro Comune che ne avesse già uno e farlo venire almeno per tre giorni, però il tempo ormai è scaduto. Avevo trovato un eccellente dirigente in un Comune vicino Caserta, ma l’amministrazione di appartenenza non l’ha voluto cedere. Lo strumento è questo, seguire la mobilità provinciale: i tempi sono lunghissimi, per cui nel frattempo, per avere un comandante, bisogna far un contratto con uno dei Comuni vicini e farlo venire a Isernia a scavalco. Per quanto riguarda la struttura dell’ente – ha aggiunto – bisogna creare delle posizioni organizzative, perché abbiamo un’area tecnica dove ci sono due ingegneri e un architetto che vanno valorizzati. Ci serve, però, un altro dirigente nel settore amministrativo-giuridico. Solo uno, non di più, prima di tutto perché non serve e poi si tratta di una spesa che il Comune non può sostenere. Si può invece valorizzare il personale interno aumentando le ore ai dipendenti part-time. Io ho seguito questa strada per 21 dipendenti su 42. Quindi – ha concluso Saladino congedandosi da Isernia – anziché far venire una persona dall’esterno, ho preferito valorizzare il personale già esistente aumentando le ore, perché c’è gente che lavora più delle ore assegnate”.
Il commissario prefettizio, infine, ha rivolto un saluto di affetto e di ringraziamento agli isernini, dicendosi felice d’aver condiviso con loro una delle esperienze più intense e impegnative della sua vita professionale.