TURZOTIME 0048

La giunta Frattura ha approvato l’idea di Guardiaregia che con 600.000 euro vogliono mettere una fune per fare 1800 metri da una quota di 1300 metri a una quota di 1040. 260 metri di discesa che subito è piaciuta a Tonino Ginz che gli piacciono le cose che vanno veloci. Che subito ha detto che questa è una cosa bella che ti fa salire la varrechina da sotto ai piedi.
Ruzzone, che non capisce una mazza ma sa l’italiano di quanto faceva la seconda alimentare, subito lo ha corretto: “Non si dice varrechina, si chiama adrenalina! La varrechina ti serve per sbiancarti la coscienza, se la tieni!”
Comunque questa cosa della fune ci costa 600.000 euro. Duemila e trecento euro a metro. E subito alla cantina si è aperto il dibattito sul fatto che dobbiamo accocchiare quattro o cinque pensioni per un metro di fune. Tutti sono contrari.

Eravamo favorevoli solo io e a Annina Menabballe.

Annina è d’accordo che questa cosa si deve fare così alla fune ci può appendere le mutande di Tonino Ginz dopo il matrimonio a Gaeta e a me, invece, sembra una cosa giusta perché ci ricollega alle radici, a quello che eravamo.

Perché questa cosa mi ha ricordato di quando ancora non arrivavano gli uffici della regione e della provincia e manco le aziende che ci hanno acculturato coi soldi o le pensioni.
A quei tempi, io e Ruzzone eravamo giovani e, quando andavamo a Napoli, ci attaccavamo agli altri con una fune così dentro a Forcella non ci perdevamo e stavamo tutti insieme.
I napoletani, quando ci vedevano, dicevano: “Ecco, so’ arrivat’ kill ca’ fun’!”

E da allora ci hanno sempre chiamato così: cafun’!