ISERNIA.  Un incontro segreto in casa di un noto imprenditore isernino. Nel quale sarebbe stata concordata la candidatura dell’avvocato Rita Formichelli alle Primarie del centrosinistra. Se i suoi sponsor politici dichiarati sono stati, fin da subito, i parlamentari del Pd Danilo Leva e Roberto Ruta, sul nome della Formichelli si sarebbe formata una ‘micro-coalizione’ ben più composita. Almeno inizialmente, a condividerne la discesa in campo, durante l’incontro, sarebbero stati l’onorevole; il senatore; l’imprenditore in questione, con interessi su vari fronti e da tempo legato a ‘pezzi’ di centrosinistra; alcuni consiglieri regionali; un avvocato, legato a un movimento civico parallelo alla sinistra tradizionale; esponenti del ‘Molise di tutti’, legati all’assessore Pierpaolo Nagni.

Date le circostanze, si sarebbero insomma create le condizioni per un’ampia convergenza, che avrebbe potuto vedere, tra l’altro, una riappacificazione del Pd tra maggioranza e minoranza. I fedelissimi del governatore, infatti, avrebbero visto da subito di buon occhio il nome della Formichelli. Ma a una condizione: che nessuno ne rivendicasse la primogenitura, onde evitare imbarazzi e frizioni.

L’unità, insomma, sembrava davvero dietro l’angolo: poi qualcosa è andato storto, o qualcuno non ha tenuto fede ai patti. Il comunicato della Formichelli con il quale ha ufficializzato l’accettazione della candidatura, infatti, riferisce di un invito rivoltole da Ruta e Leva. E non da altri.

Senza contare i presupposti del suo impegno: “Mi candido per affermare il diritto alla salute dei cittadini a partire dalla difesa del suo ospedale, per garantire opportunità ai giovani a partire da un sostanziale rilancio della sua università”, ha scritto la Formichelli. Sta di fatto che l’ospedale rischia di essere ridimensionato e l’università non c’è più: sarà anche neofita della politica, ma a leggere attentamente le sue parole, si punta il dito chiaramente contro la coppia Frattura-Brasiello.

Invitabile, dunque, che gli uomini di Frattura e Nagni si siano dovuti sfilare, una volta capita l’aria che tirava. E l’unità è andata a farsi benedire.

Dulcis in fundo: all’incontro in questione, le indiscrezioni riferiscono di una partecipazione particolarmente insolita. Quella di uno stretto congiunto di un pezzo da novanta del centrodestra isernino, quest’ultimo con un passato importante nei palazzi del potere. Difficile capirne il motivo. O forse no.

L’asse intorno alla candidatura dell’avvocato, magari, potrebbe essere molto più trasversale delle semplici apparenze. E la guerra ‘per bande’ nel Pd sulla città potrebbe vedere anche altri attori, insospettabili, scendere in campo. Per ‘spartirsi’ quel poco che resta di Isernia.

Pba