CAMPOBASSO. Sembrava una mattinata come un’altra quella del 22 dicembre per i dipendenti e i frequentatori abituali del ‘bar del tribunale’. Sennonché un avventore nel locale, “in palese stato di alterazione psicofisica determinata dall’assunzione di sostanze alcoliche”, come recita un comunicato dell’Arma dei carabinieri, “sferrava, senza alcun motivo apparente, un pugno ad uno straniero, davanti a molti testimoni”.

Da qui la richiesta di soccorso al 112: i militari dell’Aliquota radiomobile della locale compagnia carabinieri, inviati dalla centrale operativa, si sono però dovuti ‘rimboccare le maniche’ per sedare il soggetto in questione. L’uomo, P. S. classe 1974, invitato a salire a bordo dell’autovettura di servizio per essere condotto in caserma per i necessari accertamenti “si divincolava opponendo più volte resistenza. Una volta entrato nell’autovettura militare, continuava ad inveire contro gli operanti e giunti presso la caserma di Via Mazzini tentava nuovamente di opporre resistenza spingendo, strattonando e scalciando contro i militari, fintanto da causare delle contusioni ad uno di loro dopo averlo spintonato contro il portone dell’edificio”.

Una volta ‘calmato’, i militi potevano accertatane l’identità, e qui ecco un’altra ‘novità’: “il fermato già era destinatario della misura di prevenzione della sorveglianza speciale” e quindi è stato tratto in arresto e, “come disposto dall’Autorità Giudiziaria, sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa di giudizio”.

Ancora una volta, pertanto, si è rivelato fondamentale il tempestivo intervento delle pattuglie dell’Arma che hanno permesso che la situazione non degenerasse ulteriormente.

G. C.