CAMPOBASSO. Sotto l’egida di ‘tutto cambi perché nulla cambi’, Massimo Romano ha risposto punto per punto alle stilettate lanciate dal presidente Paolo Frattura in Consiglio regionale due giorni fa, che non avevano risparmiato nessuno. L’ex candidato alla presidenza della Regione annuncia il suo imminente ritorno nella scena politica a capo di una coalizione civica composta da sindaci e amministratori locali . “Dite a Frattura – incalza Romano – che al ‘sistema Iorio’ si è sostituito il ‘sistema Pinocchio’, cioè il suo, che ha fatto della menzogna sistematica la cifra della sua attività politica. Mi chiedo dove siano oggi Ruta, Leva, Petraroia, che nella campagna elettorale 2013 preannunciavano il nuovo che avanza. Frattura può stare tranquillo, ci rivedremo molto presto, per riaffermare la necessità che questa regione si doti di un governo all’altezza della situazione”.
L’ex rappresentante di Costruire Democrazia parte da lontano, dal 2013, quando rifiutò la carica assicurata di vicepresidente qualora si fosse accodato alla coalizione di centrosinistra perché convinto che la Regione avesse bisogno di un cambiamento vero e non di un’accozzaglia di ex ioriani. “Rifiutai l’offerta – specifica l’ex consigliere – di questa coalizione di concorrere alla vicepresidenza della Giunta perché volevo mantenere le distanze da un governo inadeguato per il Molise. Sin da gennaio 2013 era chiarissimo lo schema che si andava aggregando attorno alla presidenza del governatore Frattura. Non serviva la palla di vetro di ‘Sapientino’, ma bastava guardare in faccia ‘Pinocchio’ per capire a cosa il Molise sarebbe andato incontro, come puntualmente accaduto, ad esempio, con la sottoscrizione del ‘contratto con i venafrani’, che il futuro governatore non aveva neanche letto o con l’impegno a revocare dei provvedimenti di nomina di assegnazione dei posti letto sulla sanità che, a distanza di mesi, non sono mai stati revocati. Per non parlare della figuraccia che è stata fatta in mondovisione sulle indennità dei consiglieri regionali”.
Poi Romano sottolinea, rispondendo alle illazioni lanciate da Frattura, come dal procedimento penale volto ad accertare la liceità dei rimborsi spese concessi ai consiglieri regionali sia uscito indenne, dimostrando la sua correttezza amministrativa e contabile in sede di rendiconto. “La mia posizione, al pari di quella di altri – dichiara Romano – è stata attenzionata dalla procura della Repubblica. Sono stato indagato ma la mia posizione è stata vagliata e archiviata su richiesta della stessa procura. Richiesta poi accolta dal giudice per le indagini preliminari. Mi onoro di aver dimostrato sul piano politico un contegno particolarmente attento al denaro pubblico. Ho rinunciato ai rimborsi elettorali e finanche restituito somme che, per errore dell’ufficio, mi erano state accreditate nel 2009. Quindi le menzogne di Frattura lasciano il tempo che trovano”.
Infine, l’avvocato non risparmia una stoccata all’ex compagno di partito Filippo Monaco, che lo aveva accusato di un presunto ‘flirt politico’ con Iorio. “Non ho nessun rapporto con il presidente Iorio e colgo l’occasione per farlo sapere – rimarca l’avvocato – ho sempre fatto opposizione dentro e fuori il Consiglio regionale. La verità è che Monaco se ne è andato perché ha tradito un mandato elettorale che consisteva nel dimezzarsi lo stipendio di 12mila euro al mese, che invece continua a percepire. Inoltre, gli elettori lo avevano votato anche per opporsi a Frattura, cosa che nemmeno sta facendo”.

Francesco Clemente