Segregati e privati delle cure mediche: l’aguzzino era il figlio

Due anziani coniugi – lei 79enne, lui 87enne – tenuti in stato di prostrazione e in un ambiente insalubre e malsano. Stamani l’allontanamento da casa del 54enne da parte dei carabinieri

PIZZONE. Ancora un caso di gravi maltrattamenti in famiglia. Il protagonista di questa triste storia è un cinquantaquattrenne residente a Pizzone (Isernia), allontanato stamane dalla casa familiare con l’accusa di maltrattamento nei confronti degli anziani genitori. Sono stati i carabinieri della Stazione di Castel Vincenzo ad eseguire l’ordinanza di allontanamento, emessa dall’ufficio del giudice per le indagini prelimanri del tribunale di Isernia sotto richiesta di Marco Gaeta e Federico Scioli, pubblici ministeri titolari dell’indagine. Le ricerche hanno portato alla luce particolari inimmaginabili considerando un rapporto tra figlio e genitori. Da tempo il denunciato aveva preso pieno possesso delle vite della madre (79 anni) e del padre (87 anni), costringendoli a vivere perennemente sotto comando. Il figlio, infatti, non permetteva ai genitori di ricevere visite o chiamate di parenti e amici. Inoltre, l’ambiente in cui sono stati costretti a vivere era freddo e insalubre. La cosa peggiore, però, è stata la negazione delle cure mediche di cui gli anziani necessitavano. A seguito di un incidente domestico la madre, dopo essere stata inizialmente ricoverata all’ospedale di Castel di Sangro, è stata riportata a casa dal figlio contro il parere dei medici, i quali sostenevano di dover tenere ancora sotto controllo la donna. Solo oggi, in seguito all’esecuzione del provvedimento, è stato possibile far intervenire i sanitari che hanno ricoverato d’urgenza la donna presso l’ospedale di Venafro. Le condizioni di salute sono risultate subito gravi.